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Rieccoci puntuali con alta pressione e accumulo si umidità e inquinamento. Per ora il rimescolamento diurno riesce ancora a darci un po’ di soleggiamento… ma la notte comincia a partire la “fiammata” che nel giro di 2/3 giorni fa andare le concentrazioni di PM10 oltre i limiti… grazie agli inquinanti che noi stessi emettiamo! Ricordiamo infatti che la gran parte delle polveri sottili sono di origine secondaria ovvero non vengono emesse direttamente ma si formano magicamente in atmosfera. E la cosa avviene di solito dopo il tramonto e in ambiente urbano ricco di ossidi di azoto, emessi dal traffico urbano…
Quest’anno abbiamo anche l’occasione di vedere cosa succede senza il contributo del riscaldamento, date le ristrettezze energetiche e le elevate temperature, eppure… eccoci qui, in allerta 1 in molti capoluoghi, dopo aver già da tempo superato il limite dei 35 superamenti annui… c’è sempre la mia scommessa che supereremo i 60/70 quest’anno, che dite, ce la facciamo anche con il caro benzina?
Segnalo che SPIAIR si accanisce su Vicenza, in evidente corrispondenza con l’autostrada… non credo che ci meritiamo tanta enfasi, siamo in buona compagnia!
- Informazioni sull'autore: Denise Pernigotti
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I dati misurati di PM10 il 24 testimoniano la dispersione verso Belluno e poi verso la pianura del pennacchio dei fumi del grande incendio di Longarone... concentrazioni così non le avevo ancora viste a Belluno. Infatti la Val Belluna ê caratterizzata da una forte stabilità ma il suo essere isolata dalla pianura la salva dall’inquinamento padano...
È anche interessante vedere il ritardo dell’arrivo del pennacchio a Treviso rispetto al Cansiglio...
Data la situazione di forte stabilità c’è da supporre che questi inquinanti restino in zona per un po’ calando nelle ore diurne grazie al rimescolamento già piuttosto energico, per poi tornare ad aumentare, come al solito, di notte.
Ovviamente le previsioni ARPAV danno qualità dell’aria ottima... il modello mica lo sa che ci sono gli incendi...(bollettino ARPAV emesso alle 13 del 25/03 e satellite “Terra” della NASA da post di Flavio Galbiati)
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In almeno in due circostanze, la famosa domenica ecologica poi diventata tossica (il 20 febbraio) in cui avevo i miei dubbi sulla previsione e il 5 marzo scorso, Vicenza stato l’unico capoluogo della regione in cui non c’è stato l’effetto dispersivo del vento. La domanda sorge spontanea, perché?
La risposta è abbastanza scontata... da una parte la città si trova piuttosto lontana dalla costa per cui i venti da nord/est stentano ad arrivare, dall’altra i colli Berici ed Euganei schermano parzialmente i venti che arrivano da ovest... e voilà ci teniamo ben stretto il nostro inquinamento...
Per i prossimi giorni SPIAIR dà un progressivo peggioramento, con superamenti dal 9 marzo... anche questa volta mi pare che sia un po’ troppo ottimista dato che già da stasera si vede l’aumento repentino delle concentrazioni tipico dei centri urbani.
- Informazioni sull'autore: Denise Pernigotti
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Ci siamo, a Vicenza (Quartiere Italia) ieri 3 marzo abbiamo raggiunto i 35 giorni di superamento del limite per i PM10 che potremmo al massimo avere in un anno... da cui over-soot dato che soot significa appunto fuliggine. La cosa non mi stupisce dato che ieri per esempio alle 13:30 c’era un ingorgo di auto puzzolenti su tutta via legione Gallieno... per chi ha avuto la fortuna di trovarcisi vicino.
A vedere i dati ARPAV si direbbe proprio che Vicenza è la prima a superare questo ambito traguardo nella regione, per quanto riguarda le stazioni BU ovvero di background urbano. Per la cronaca fuori città, nelle stazioni BR (background rurale) che purtroppo sono poche, siamo al massimo intorno ai 20 giorni di superamento... poi c’è chi dice che le polveri sono ubiquitarie sulla pianura e che la causa principale (diretta e indiretta) non è il traffico urbano ...
Facendo una semplice ricerca sui dati storici di ARPAV mi risulta che l’over-soot day a Vicenza quest’anno sia capitato prima rispetto a (tra parentesi i giorni di superamento al 3 marzo dei relativi anni) 2013 (33), 2014 (16), 2016 (25), 2018 (21), 2021 (23) mentre sta andando poco meglio di 2015 (37), 2017 (39), 2019 (37) e 2020 (40).
Nel 2013 alla fine dell’anno i giorni di superamento furono 78, nel 2015 furono 51, nel 2017 furono 90, nel 2019 furono 59 e nel 2020 (con il lockdown!) furono 66... una stima ‘climatologica’ e spannometrica per quest’anno direi che è intorno ai 70 giorni di superamenti, con un’incertezza di una diecina di giorni...
Vogliamo ridurlo il traffico urbano o continuiamo a prenderci in giro? Non ci vuole un genio per capire che bisogna RIDURRE IL NUMERO DI AUTO che circolano in città!!!!
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L’effetto della pioggia del 15 si è rapidamente esaurito, e già dal 17 l’aria è tornata puzzolente e i valori del PM10 sopra la soglia di allerta sui capoluoghi della pianura...
Oggi, grazie alla nostra amatissima ‘cappa padana’, abbiamo ancora valori ampiamente superiori ai 50 μg/m3, infatti il sole non è proprio riuscito a fare capolino e così anche il rimescolamento diurno è mancato ... ma per ARPAV siamo sempre in allerta 0, perché ‘non sono previsti fenomeni di accumulo prolungati’ ...
Per domani i modelli prevedono una drastica diminuzione dei PM10 e una bella giornata... speriamo che sia così ma sinceramente ho qualche dubbio, vedremo. Intanto siamo, almeno a Vicenza, a 30 giorni di superamento ... se continuiamo così temo proprio che non andremo sotto i 60 superamenti annui e forse oltre i 70 ... scommettiamo? Ma continuiamo così come se niente fosse...
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Si dice che la pianura padana sia particolarmente colpita da episodi di accumulo di inquinanti perché, essendo circondata da montagne, i venti non riescono a ‘spazzare’ via l’aria ristagnante...
Vorrei quindi richiamare l’attenzione sul bellissimo andamento a ‘dente di sega’ degli ultimi dieci giorni, in cui fortunatamente abbiamo avuto ben tre irruzioni di vento che sono riuscite a ripulire, ahimè solo temporaneamente, l’aria sul Veneto.
I primi due episodi sono stati legati a fohen che, guarda un po’, ha eroicamente scavalcato le Alpi per gettarsi sulla pianura, mentre l’ultimo è legato alla nostra amata Bora che in un attimo ha portato aria pulita dal mare... che meraviglia di aria fresca e frizzantina...
La conclusione è che è vero, purtroppo non abbiamo tanto vento e spesso l’aria è stagnante, ma l’inquinamento che si accumula così rapidamente... siamo noi ad emetterlo! E riusciamo a trasformare l’aria cristallina in aria fetente in 2 o 3 giorni!
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Configurazione di forte accumulo che si ripete per la seconda volta nel giro di pochi giorni, le stazioni di vari capoluoghi registrano un aumento di concentrazioni notevoli in solo un paio di giorni, tanto da passare da concentrazioni sotto il limite dei 50μg/m3 a valori prossimi o superiori ai 100μg/m3.
Il modello SPIAIR in entrambi gli eventi mostra la tendenza a concentrare i massimi al centro della matrice, dove anche le emissioni evidentemente sono più elevate, ovvero su Padova. Ma così non è per le concentrazioni rilevate, in cui massimi si sono verificati su Treviso il 6 febbraio (oltre i 100μg/m3) e saranno probabilmente più distribuiti su vari capoluoghi oggi.
Questo ragionamento solo per ripetere che usare unicamente i dati puntuali del modello (di questo o di un altro) nella gestione delle aree di allerta non ha proprio senso. Per fare un’analogia sarebbe come usare i dati puntuali di precipitazioni temporalesche per gestire un’ allerta meteorologica... cosa che nessun previsore con un minimo di esperienza farebbe ben sapendo che il modello riesce a dare un’indicazione sull’instabilità atmosferica e sui massimi di pioggia possibili, ma l’informazione su dove questi massimi si verificheranno è assolutamente non attendibile!
In effetti la previsione di PM10 è così difficile perché la formazione di polveri secondarie è legata a processi non lineari, un po’ come la convezione temporalesca...
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Se qualcuno oggi ha avuto, come me, la malaugurata idea di fare una passeggiata in città a Vicenza avrà potuto apprezzare quel pizzicorio in gola oltre che l’invisibile panorama sulle montagne da Monte Berico...
Nonostante tutto questo fosse previsto il livello di allerta PM10 proclamato da ARPAV è rimasto a zero, con la circolazione rimasta aperta alle auto, che anzi facevano una bella colonna con il motore acceso per salire al santuario della città...
Data la situazione dei nostri amministratori e controllori, nonché dei cittadini che lasciano il motore acceso forse non ci resta davvero che invocare la Madonna a salvarci... difficile essere ottimisti!
Come scrive oggi una ex collega su LinkedIn: “For Systematic solution in urban and regional logistics we need the right people, right space, good governance and Courage”: evidentemente se abbiamo la gente giusta allora non è al posto giusto, ci manca una buona amministrazione e (ma le due cose forse vanno insieme) ci manca il CORAGGIO!
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