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Dopo che per giorni non è stata presa nessuna misura per evitare che i PM10 si accumulassero… proprio al centro della regione e verso la laguna, nonché in quota (questo si vede dai dati di Teolo), si è formato un “plume” (pennacchio) che ieri e oggi ha cominciato a invadere anche le zone limitrofe a cominciare, come era facile prevedere, da Treviso. Infatti improvvisamente in questa come in altre zone le concentrazioni sono aumentate parecchio come si vede dai dati di ieri 

È interessante notare che le regioni limitrofe a nord e a sud (Emilia Romagna e Friuli) non abbiano registrato niente di simile, che le stufe a legna e il riscaldamento in generale non siano possibili cause di questi picchi (date le temperature decisamente miti) e che queste concentrazioni siano lentamente maturate al centro della nostra fascia costiera. Le uniche stazioni che hanno avuto un calo ieri sono quelle del Veneziano, che hanno avuto il picco maggiore tra il 30 e il 31 ottobre, mentre in tutte le altre stazioni il picco si è registrato ieri. Basterà questa poca pioggia a migliorare qualcosa o il nostro pennacchio, che con tanta solerzia abbiamo montato, andrà a intossicare qualcun altro? Per ora l’impressione è che si stia spostando verso sud.

Questo dovrebbe convincerci ancora di più che l’allerta, se ci si crede e non si fa tanto per far finta di fare qualcosa, deve essere diramata a livello di regione o ancora meglio a livello di Bacino Padano, non certo a livello comunale.

 

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  • Informazioni sull'autore: Denise Pernigotti

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