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Eccoci di nuovo in allerta gialla, sta volta si parte dalla zona centrale della pianura e quindi anche da Vicenza. Si sa che le allerte non servono a limitare le emissioni, ma che servano almeno ad aumentare la sensibilità verso il tema e ad evitare che le persone escano di casa nei momenti di massima concentrazione. È sempre un mistero come ARPAV continui a fare previsioni diversi sui singoli comuni… ma come già detto tutto fa scena.
Per domani (17) il modello da delle concentrazioni veramente molto alte, oltre i 100ug/m3, per poi ridurle per dopodomani… vedremo, secondo me il miglioramento da domenica non è così chiaro.
- Informazioni sull'autore: Denise Pernigotti
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Una volta tanto sembra abbastanza semplice interpretare cosa è successo oggi a Treviso, dato che per questa città abbiamo anche i dati orari.
Come si vede dalla figura (in basso) normalmente in situazioni di stabilità atmosferica il ciclo diurno delle polveri segue quello della stabilità dello strato limite atmosferico, con un picco notturno e un minimo notturno. Questo fino a stamattina, quando il vento che era debole da Nord è ruotato trasportando Pm10 da sud, dove le concentrazioni ieri sono state alte, ed ecco verificarsi lo strano picco delle 13 a Treviso.
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Questo lungo periodo di accumulazione di inquinanti sembra finalmente giunto a termine. Alla fine con oggi saranno 11 giorni di superamenti consecutivi. L’aria è diventata progressivamente più puzzolente e irrespirabile, e forse grazie anche alle app meteo una certa sensibilità verso il problema sembra diffondersi. Il problema viceversa è che la notizia si sta diffondendo, e quindi turisti e visitatori cominciano a guardarsi da venire in zona non solo per turismo ma soprattutto per viverci… come dare loro torto?
Nei primi 39 giorni dell’anno abbiamo già avuto 22 superamenti del limite dei 50ug/m3, ce ne restano solo 13 per arrivare alla fine dell’anno.
Adesso che si fa, ci dimentichiamo del problema fino alla prossima volta?
- Informazioni sull'autore: Denise Pernigotti
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ARPAV a Verona ha messo allerta rossa da una settimana, e invece a Vicenza solo in allerta gialla, perché?
Risposta breve: per 1μg/m3 del 28 gennaio a Vicenza
E adesso se avete tempo vi spiego come sia possibile una cosa del genere…
Domenica scorsa (28 gennaio) a Vicenza (Quartiere Italia) la serie di superamenti è stata interrotta perché si sono misurati 50μg/m3 ovvero per 1μg/m3, mentre a Verona (Giarol Grande) no perché la stessa cosa è successa il 29 quando le concentrazioni sono andate a 45μg/m3.
MA il bollettino di allerta di ARPAV è stato fatto lunedì 29, e per tutti giustamente il modello SPIAIR prevedeva superamenti per i giorni successivi, per la verità con i valori superiori a Vicenza, ma la serie di 10 giorni tra misurati e previsti c’erano per Verona e non per Vicenza … per 1μg/m3.
Ah ovviamente 1μg/m3 è sotto l’incertezza di misura e le altre stazioni di Vicenza avevano tutte concentrazioni sopra la soglia anche il 28.
Ditemi voi se vi pare una cosa sera.
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Dopo un bel po' di giorni di superamenti della soglia critica delle concentrazioni di polveri sottili, torno a fare qualche considerazione sulla gestione dell'allerta PM10 con il modello SPIAIR e le limitazioni del traffico.
Devo dare atto al modello che questa volta è effettivamente servito a dare l'allerta 1 in anticipo rispetto alle misure. Per esempio a Vicenza l'allerta è stata data già dal 25 gennaio (vado a memoria), anziché dal 26. Ovviamente sappiamo tutti che queste misure sul traffico non servono a niente etc etc. ma è inutile ripetere sempre le stesse cose.
Il bollettino emesso oggi da ARPAV prevede che domani si passi all'allerta 2 il provincia di Verona, Venezia e Treviso. Questo in base alle previsioni SPIAIR che mantengono e innalzano ancora le concentrazioni di PM10 (anche se i picchi sono sul vicentino che invece rimane in allerta 1).
Senonché ieri (domenica) è successo qualcosa di strano, che il modello evidentemente non può prevedere e che adesso nemmeno io ho abbastanza dati per analizzare... le concentrazioni di polveri sono scese sotto il limite dei 50ug/m3 in tutta la "bassa" ma anche a Vicenza. Le cause potrebbero essere un refolino di vento aggiunto a un bel rimescolamento diurno e/o la nebbia persistente nella bassa pianura che ha portato deposizione umida. Meraviglioso strato limite stabile padano che riserva sempre delle sorprese!
E quindi? Quindi a quanto vedo è abbastanza improbabile che oggi le concentrazioni di polveri a Treviso abbiano superato il limite, e forse nemmeno a Verona. A occhio e croce quindi domani almeno Treviso si troverà ad essere in allerta 2 quando le concentrazioni sono invece scese... un ulteriore fastidio che si aggiunge alle inutili riduzioni palliative del traffico.
Aggiungo che purtroppo non potrò inserire questo post tra i commenti al bollettino ARPAV su fb, per dopo il mio precedente mi hanno bannato...
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Siccome so quanto sono bravi i miei ex colleghi ARPAV, trovo veramente imbarazzante la situazione attuale. In tre capoluoghi ovvero in ordine di gravità Padova (stazione di Mandria, 93ug/m3), Vicenza (Quartiere Italia, 76ug/m3) e Treviso (via Lancieri, 69ug/m3) siamo oltre la soglia dei 50ug/m3 da sei giorni, e nei prossimi giorni si prevede un peggioramento (basta vedere che nel bollettino meteo hanno previsto nebbie). Il bollettino PM10 di ARPAV HA INVECE PREVISTO PER TUTTA LA SETTIMANA ALLERTA VERDE.
E non è colpa dei miei ex colleghi, lo so come funziona. Qualche politico si sarà svegliato una mattina e per (fare finta di) rispondere a qualche incombenza politica dall’alto (visto che dovremo pagare 400/600 milioni di euro di sanzione alla UE?) o dal basso, avrà avuto bisogno di fare vedere che facciamo qualcosa. E così il sistema SPIAIR, che sarà sicuramente implementato in modo ineccepibile ma che è pensato per fare valutazioni di piani di risanamento e di impatti, è stato utilizzato in modo improprio per fare gli allerta automatizzati PM10.
Sono molto dispiaciuta per ARPAV e per la figura che sta facendo, ci vuole un po’ più di spina dorsale però.
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Oggi entusiasmante giornata di Favonio (Föhn all’italiana), e il modello SPIAIR ha previsto un’ottima qualità dell’aria. Ma chi vive a Vicenza sa che il Favonio non arriva mai in città, mentre arriva spesso a Verona… sono gli scherzi della meteorologia locale e in particolare dello strato limite atmosferico, condizionati molto dall’orografia.
E così mentre a Verona si arriva a 17C, a Vicenza si toccano i 12C… cosa sta succedendo? Complice l’orografia che ci scherma parzialmente a ovest, qui da noi lo strato di vento di caduta anziché arrivare al suolo scorre su un cuscinetto d’aria più fredda che non riesce a scalzare. E così invece di avere un profilo di vento neutrale (cosiddetto logaritmico) come misurato dal sodar di Legnago, abbiamo vento calmo negli strati bassi fino a una quota di circa 200m alle 12 (in abbassamento a 100m alle 14) e il profilo logaritmico al di sopra.
Il profilo verticale di temperatura segue probabilmente lo stesso andamento, come si osservava alle 12 al radiometro di Feltre, dove poi però l’inversione si è rotta.
Lo strato limite atmosferico stabile riserva sempre delle sorprese, e in questo caso la situazione che si realizza potrebbe, se il vento non riesce a penetrare negli strati più bassi, portare a un’accentuazione dell’inversione a Vicenza e a Treviso con un peggioramento della qualità dell’aria. Morale della favola? Affidarsi ai modelli automatizzati e deterministici, credendo ottusamente alle previsioni sul punto di griglia, come detto più volte, è una cosa che un buon previsore non si sognerebbe mai di fare… ma ARPAV lo fa.
Questa volta quindi potrebbe verificarsi una mancata allerta, dopo 4 giorni consecutivi di superamento dei limiti, vedremo domani. Ah già ma tanto non cambia nulla, siamo in deroga per le feste natalizie… in questo periodo dell’anno riconosciamo l’ovvio, ossia che queste allerte non servono a niente! Buone compere a tutti, in auto ovviamente!
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Nel bollettino di lunedì 11/12 ARPAV, sulla base del modello SPIAIR, decreta l'allarme 1 (arancione) su Vicenza e Mirano. Questo perché l'allerta arancione scatta nel caso in cui ci siano superamenti misurati o previsti del 50ug/m3 per quattro giorni consecutivi. I giorni in questo caso sarebbero domenica (aria fetida, misurata) e previsioni per lunedì, martedì e mercoledì.
E se queste allerte servissero a qualcosa uno potrebbe anche rallegrarsi che una volta tanto (forse la prima volta ce mi capita) le previsioni servano a fare prima l'allerta invece che a revocarla prima... senonché le previsioni meteo di lunedì erano sbagliate e di conseguenza l'allerta per Vicenza è stato decisamente un falso allarme.
Se n'è accorto qualcuno? No? E infatti allerta o non allerta non cambia niente, il traffico è sempre più o meno lo stesso, e anche se il traffico venisse bloccato (che sogno!) non servirebbe lo stesso a niente perché le misure di riduzione dei traffico per persone e merci devono essere strutturali, a livello regionale e comunale.
Divertente leggere il "Pacchetto di misure straordinarie per la qualità dell'aria in esecuzione della sentenza del 10 novembre 2020 della Corte di Giustizia europea" approvato dalla Regione Veneto il 12 marzo 2021 per gli anni 21/23, per cercare di evitare la multa da 400/600 milioni che ci verrà inflitta dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea per inadempienza nella riduzione delle polveri sottili. C'è candidamente scritto (Allegato B) che per il traffico non si farà praticamente nulla, mentre bisognerebbe ridurre del 39% le emissioni di NOx... e quindi?
DP
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