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Ho mandato questa lettera al giornale di Vicenza, vediamo se mi pubblicano... è la prima volta che lo faccio!
Sono rimasta sorpresa che la prima pagina del giornale di oggi (17/10) sulle polveri sottili venga proprio in concomitanza con un’ aria che sarà una delle migliori dell’inverno (11𝝁g/m3 ieri 16/10), ma poi ci ho ripensato perché è vero che proprio in giorni come questo, assaporando l’aria pulita e frizzantina, dovremmo renderci conto di a che cosa rinunciamo così facilmente.
Oggi una bella passeggiata, per esempio sulla ciclabile da Anconetta, ci permetterebbe anche di sentire con il nostro naso quali sono le misteriose sorgenti dell’inquinamento che tanto ci affligge: partendo da una bella strada trafficata distinguiamo l’aroma dei fumi di scarico, tra cui l’irritante ossido di azoto; proseguendo fino a dei campi coltivati sentiamo pizzicare il naso per l'ammoniaca e voilà abbiamo scoperto i due ingredienti principali delle polveri secondarie, quelle che nascono come gas e poi condensano in particelle finissime. Proseguendo poi potremmo certamente anche sentire, viste le temperature, il profumo di qualche stufa a legna, che contribuisce anche lei, anche se in misura minore, emettendo un po’ di polveri più grossolane.
Mentre camminiamo possiamo riflettere su come oggi avrebbe effettivamente senso essere in allerta rossa, nel tentativo di preservare la possibilità di stare all’aria aperta senza intossicarci, piuttosto di farlo quando ormai è troppo tardi perché abbiamo già sforato i limiti.
- Informazioni sull'autore: Denise Pernigotti
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La stazione di Giarol Grande, che fa la pazzerella, mi permette di mettere in luce quello che vado dicendo da tempo ovvero:
- Non si può tenere conto del dato puntuale del modello per gestire l’allerta PM10 (cosa che un previsore non si sognerebbe mai di fare);
- Anche per i dati misurati bisognerebbe tenere conto dell’incertezza… un’allerta non dovrebbe saltare per un giorno con 2 ug/m3 in meno (come a Vicenza in questo caso);
- Questo sistema serve più che altro per evitare le allerta, cosa che di per se è anche comprensibile dato che non servono a niente ma sono la foglia di fico degli amministratori (padani e veneti)
Ecco quindi l’esempio di Giarol Grande che rappresenta Verona (!), che ha avuto ben 7 giorni consecutivi di superamenti del limite dei 50ug/m3 (nonostante sia stata in allerta 1) e che oggi 14/10 si trova magicamente in allerta 0 in base alle previsioni del modello. Ricapitolando stando alle misure anche oggi dovrebbe essere in allerta 1 (e avviarsi verso l’allerta 2), ma viste le previsioni passa in allerta 0… ma se il modello sbaglia? Io avrei qualche dubbio guardando il campo di vento misurato in quota dal sodar di Legnago oggi, che segna vento debole e scarso rimescolamento… ma vedremo domani, intanto io avrei consigliato maggior cautela (cosa che i modelli automatici senza il filtro del previsore non possono avere, poveretti).
Aggiornamento del 15/10, a Giarol Grande ieri 52ug/m3… altro che allerta 0 …
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La stazione che misura le concentrazioni più elevate di PM10 in questo Ottobre fuori di testa è… all’interno di un parco! Proprio la stazione e che in passato avevo contestato perché viene usata come riferimento per Verona mentre rientra nella categoria ‘fondo sub-urbano’! L’unica spiegazione che mi so dare sono il cantiere TAV e/o il dirottamento del traffico, ma ci vorrebbe qualcuno della zona per dare un’occhiata…
L’assurdità al contrario quindi ora è che tutta Verona va in allerta 1 per una stazione di misura che sta in un parco fuori città!!! No vabbè siamo al ridicolo… qualcuno lo dica al sindaco di Verona!
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Ecco qui la prima situazione strana, ovvero la stessa ARPAV da un lato certifica che la qualità dell’aria è mediocre e dall’altro lascia per oggi tutta la regione in allerta 0 in base alle previsioni del modello SpiAir.
Anche ammettendo che il modello per oggi preveda bene, cosa su cui avrei qualche dubbio per le zone interne come Vicenza, il contrasto tra le due immagini si spiega così: a sinistra l’indice di qualità dell’aria (IQA) segna mediocre e quindi ARPAV dovrebbe (ma non lo fa) consigliare ai soggetti fragili di stare a casa; dall’altra (a destra) non si ritiene di dover prendere provvedimenti per evitare ulteriori accumuli di PM10. Cioè l’allerta vigente non serve, come tutte le altre allerte di questo mondo, a proteggere la salute dei cittadini. Ma allora forse bisognerebbe cambiargli nome, no?
Nel frattempo in ARPAE domani mettono in allerta 1 Modena e Ferrara, e non perché lo dice il modello.
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Dai che quest’anno non va così male, ieri (09/10/23) è stato l’over-soot (soot sta per polvere) day per Vicenza (Ferrovieri), che quest’anno arriva a ottobre anziché a marzo… si tratta del 35esimo giorno dell’anno in cui i PM10 superano la famosa soglia dei 50ug/m3.
Da oggi quindi siamo fuori legge, e come al solito accumuliamo sanzioni da pagare all’Unione europea per la nostra inadempienza, oltre ovviamente a continuare ad avvelenare i polmoni di tutti.
Se anche oggi (10 ottobre) superiamo il limite e se saremo nel punto di griglia ‘fortunato’ del modello di previsione SPIAIR, da domani potremmo essere in allerta gialla… del resto ce ne siamo accorti tutti della cappa che incombe nelle ore più fredde anche se il riscaldamento è ancora spento. Se invece la previsione sarà di 49ug/m3 allora cambia tutto e l’allerta salta… per qualche ug/m3 staremo tutti bene e respireremo aria buona… come no?
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Ecco arrivato marzo finalmente, con il suo venticello e addirittura oggi con un po’ di pioggerella… e i PM10 finalmente calano e ci lasciano respirare.
È interessante, da vicentini, notare come il miglioramento da noi e nella zona meridionale di Padova abbia avuto un ritardo rispetto al resto della della pianura, mentre a Schio tutto è stato ritardato di un giorno. A vedere i dati sembrerebbe che il pennacchio di concentrazioni più alte si sia spostato con il vento verso nord/est, ma i colli Berici ed Euganei abbiano rallentato abbastanza il vento da ritardare il miglioramento sottovento, a Vicenza e Padova sud.
Il sodar di Legnago infatti intercetta bene il massimo di vento del 7 da sud/ovest tra i 100 e 200m, parzialmente frenato più a valle.
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Con questa bella Bora scura, esattamente alle 03 di ieri 26/02, l’aria si è finalmente ripulita. Anche se è arrivato un po’ di freddo, almeno si torna a respirare dopo 13 giorni!
Vediamo un po’ di dati, il primo grafico rappresenta il profilo verticale del vento misurato dal SODAR di Padova, si vede chiaramente l’irruzione di aria fredda e il vento oltre i 15m/s a 300m di quota.
Guardando i dati misurati dalla stazione di Grumulo delle Abbadesse a monte di Vicenza si vede chiaramente l’aumento del vento (che abbiamo sentito fischiare) e il crollo della temperatura di rugiada, che segna l’arrivo di aria fredda.
Non potendo festeggiare l’arrivo della pioggia, almeno festeggiamo l’arrivo del vento e il crollo delle concentrazioni di polveri sottili, finalmente!
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Da oggi siamo tornati in allerta zero quasi ovunque… peccato che la giornata sia stata ancora piuttosto nebbiosa e che non si sia sentita la ventilazione che doveva spazzare (è proprio il caso di dirlo) via tutta quest’aria puzzolente.
In compenso, grazie al sistema modellistico SPIAIR, ARPAV ha precipitosamente revocato l’allerta dato che, come ho già avuto modo di commentare, questo sistema serve soprattutto per togliere le allerte prima piuttosto di metterle prima, ovvero quando potrebbero FORSE servire a qualcosa…
Oggi quindi a Vicenza siamo stati verdi e felicemente imbottigliati nel traffico perché per oggi il modello dava una concentrazione di polveri sotto il limite di legge, cosa di cui dubito, ma i dati si vedranno domai. Prevedo un’altra previsione toppata da SPIAIR, non perché il modello non sia buono ma piuttosto perché se ne fa un uso improprio per il fine dichiarato.
Il ruolo di ARPAV è secondario e inutile al fine di ridurre i PM10, un ruolo subalterno alla politica incapace di gestire questo nostro grosso problema. I cittadini devono comportarsi meglio e pretendere di meglio.
- Informazioni sull'autore: Denise Pernigotti