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Oggi entusiasmante giornata di Favonio (Föhn all’italiana), e il modello SPIAIR ha previsto un’ottima qualità dell’aria. Ma chi vive a Vicenza sa che il Favonio non arriva mai in città, mentre arriva spesso a Verona… sono gli scherzi della meteorologia locale e in particolare dello strato limite atmosferico, condizionati molto dall’orografia.

E così mentre a Verona si arriva a 17C, a Vicenza si toccano i 12C… cosa sta succedendo? Complice l’orografia che ci scherma parzialmente a ovest, qui da noi lo strato di vento di caduta anziché arrivare al suolo scorre su un cuscinetto d’aria più fredda che non riesce a scalzare. E così invece di avere un profilo di vento neutrale (cosiddetto logaritmico) come misurato dal sodar di Legnago, abbiamo vento calmo negli strati bassi fino a una quota di circa 200m alle 12 (in abbassamento a 100m alle 14) e il profilo logaritmico al di sopra.

Profilo di vento

Il profilo verticale di temperatura segue probabilmente lo stesso andamento,  come si osservava alle 12 al radiometro di Feltre, dove poi però l’inversione si è rotta.

Profilo di temperatura

Lo strato limite atmosferico stabile riserva sempre delle sorprese, e in questo caso la situazione che si realizza potrebbe, se il vento non riesce a penetrare negli strati più bassi, portare a un’accentuazione dell’inversione a Vicenza e a Treviso con un peggioramento della qualità dell’aria. Morale della favola? Affidarsi ai modelli automatizzati e deterministici, credendo ottusamente alle previsioni sul punto di griglia, come detto più volte, è una cosa che un buon previsore non si sognerebbe mai di fare… ma ARPAV lo fa.

Questa volta quindi potrebbe verificarsi una mancata allerta, dopo 4 giorni consecutivi di superamento dei limiti, vedremo domani. Ah già ma tanto non cambia nulla,  siamo in deroga per le feste natalizie… in questo periodo dell’anno riconosciamo l’ovvio, ossia che queste allerte non servono a niente! Buone compere a tutti, in auto ovviamente!

 

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